lunedì 23 luglio 2012

Tutto, e di più

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Il vostro autore è un tizio con un interesse amatoriale di livello medio-alto per la matematica e i sistemi formali. Ha sempre detestato (con gli scarsi risultati che ne conseguono) qualsiasi corso di matematica seguito nella sua vita, con una sola eccezione, peraltro estranea al suo curriculum universitario: un corso tenuto da uno di quei rari specialisti che sanno dare vita e necessità ai concetti astratti, che quando tengono una lezione parlano veramente con te e di cui tutto quanto vi è di buono in questo libro e una pallida e benintenzionata imitazione.

Ho letto Tutto, e di più. Storia compatta dell'∞, di David Foster Wallace (Amazon lo vende a 21.25 euro, io ho letto l'edizione de La Biblioteca delle Scienze).

Pregi: dà una visione d'insieme dello sviluppo della matematica ai tempi di Cantor (lo scopo del libro è quello di mostrare il percorso fatto dai matematici per costruire una teoria coerente dell'infinito, percorso che giocoforza passa attraverso Cantor, ma non solo).

Difetti: se uno le cose le sa già, se le trova bene ordinate e prova gusto a leggerle nella prosa di DFW (prosa che, comunque, non è così perfetta e godibile e esaltante come quella dell'unico altro libro che ho letto, finora, dell'autore). Se uno le cose non le sa, secondo me fa fatica ad impararle leggendo questo libro. Deve fermarsi, pensare, consultare magari altri testi: gli argomenti sono, secondo me, troppo compressi. L'alternativa sarebbe stata quella di scrivere un libro con un numero doppio di pagine, comunque.

Che dire? Diciamo che forse non serve per imparare la matematica, ma è utile per mettere in fila un po' di concetti che magari ci girano per la testa senza trovare una collocazione definita.

7 commenti:

Roberto Natalini ha detto...

Non posso che essere d'accordo. Certo, se avesse avuto accanto un bravo revisore matematico, sarebbe stata tutta un'altra cosa. Rimane notevole (e strano) che uno che faceva lo scrittore (e ad un notevole livello), abbia passato un anno a scrivere questa cosa.

zar ha detto...

Sì, deve proprio averlo colpito (o deve essere stato colpito dalle spiegazioni del suo prof).

Daniele A. Gewurz ha detto...

Per curiosità: questa pubblicata dalle Scienze è l'edizione riveduta in cui i numeri interi si chiamano effettivamente "interi" e non "integrali"?

zar ha detto...

Sì, è lei.

Daniele A. Gewurz ha detto...

Grazie!

Domenico ha detto...

Lo sospettavo. Grazie della recensione; credo che proverò le lezioni del professor Apotema.

zar ha detto...

Non è che non mi sia piaciuto, eh. Ma non è un libro su cui studiare...