martedì 25 febbraio 2014

Un Punto Fermo

Ho scritto un secondo libro.

Questa volta non è di carta, è un ebook, piccolino, pubblicato da 40k. Fa parte della collana Altramatematica di 40k Unofficial, si intitola Un Punto Fermo e parla dell'enigma della scacchiera mutilata, della seconda più bella formula della matematica, dei dadi per giocare a Dungeons and Dragons, del gioco del 15 (con un premio mai riscosso), e dell'avanzata dei soldati nel deserto.

Se siete affezionati lettori di questo blog, molto probabilmente alcune cose le avete già lette. Le ho risistemate un pochino, e raccolte sotto forma di dialogo tra un Vero Matematico e il suo apprendista, che esplorano alcuni problemi apparentemente molto diversi tra loro andando alla ricerca di una costante.

Perché, in fondo, tutti cerchiamo una Costante.



Un Punto Fermo costa 1 euro e 99 centesimi, ed esiste anche grazie a .mau. e a tutti quelli di 40k.

sabato 22 febbraio 2014

Un intervento rancoroso fatto da uno che non ne sa niente ma che comunque dice la sua (perché questo è il web, bellezza)

Ho accompagnato un po' di studenti a Milano, alla mostra di Kandinskij Kandinsky insomma, Кандинский. Secondo me (e questo è il parere di un umile insegnante di matematica che di storia dell'arte ne sa poco, che si appassiona, che dà giudizi tipo questo mi piace e questo non mi piace) la mostra è fatta molto bene e vale la pena andarci. Abbiamo avuto una guida molto paziente, gentile, che faceva intervenire gli studenti, che ha spiegato tante cose. La mostra è realizzata (sempre secondo il mio molto modesto parere) bene, ogni quadro è illuminato da un proiettore dedicato, che fa risaltare l'opera lasciando in penombra il resto.

Sono rimasto così favorevolmente colpito dall'allestimento che, a un certo punto, ho preso in mano il cellulare e ho fatto una foto:


Non è stata ritoccata, è un po' sfuocata, il contrasto è tutta opera degli automatismi del cellulare: secondo me rende bene l'idea dell'ottima illuminazione di cui parlavo qualche riga fa.

Ebbene, per questa foto sono stato sgridato da una delle signore della sorveglianza, che velocemente si è avvicinata (marcia rapida, diciamo) per dirmi che era vietato fare foto. Ho avuto l'impressione, dal suo sguardo diretto verso il mio telefono, che fosse sul punto di farmi cancellare la foto, ma alla fine non l'ha fatto. Le ho chiesto scusa, le ho detto che avevo visto una persona con una macchina fotografica poco prima, pensavo di poter fare una foto (ok, in realtà all'entrata c'era un divieto evidente, ma non l'avevo notato). Lei è rimasta un po' interdetta davanti alla notizia di un abusivo con la macchina fotografica, ha borbottato qualcosa e poi si è allontanata.

Ora l'invettiva.

Signori, perché oggi, nel 2014, ancora vi amminchiate con questi divieti inutili? Lo sapete che molti musei concedono l'uso della macchina fotografica, purché sia senza flash in modo da non disturbare le altre persone? Cosa temete? Che danno può farvi una foto come quella qua sopra? Lo so che avete un catalogo in vendita (che, se permettete, ha dei colori più falsati rispetto a quelli della foto, che pure sono falsi) che costa la bellezza di 34 euro, ma pensate che uno possa decidere di comprarlo se gli viene impedito di fotografare?

Lo sapete che su internet si trovano immagini meravigliose, fatte benissimo e, soprattutto, gratuite? Legalmente gratuite, dico.

Fate un giro su wikipaintings, per dire. O provate a usare google.

Tra l'altro il quadro è normalmente esposto a Parigi, al museo Pompidou, dove è permesso fare tutte le foto che si vuole.




[Lo so che il discorso sul fair use in Italia è complesso, e che non funziona come negli Stati Uniti, ma fa molta differenza nel 2014 accedere a un sito italiano o statunitense?]

[Comunque la mostra è molto bella e le persone molto gentili: fateci un salto]