lunedì 30 gennaio 2012

Ogni scherzo vale — parte 1

«Ma tu guarda che roba».

«Che succede?».

«Quei pazzi furiosi dei Rudi Mathematici ospiteranno la prossima edizione del Carnevale della Matematica, e hanno scelto come tema la matematica del carnevale».

«Ah, son problemi grossi».

«Ma sì, hanno scelto un tema stranissimo, ma di cosa si potrà mai parlare?».

«Ah, guarda, non saprei proprio. Del resto…».

«Cosa?».

«Bisogna essere strani forte anche solo per concepire l'idea di un carnevale della matematica, eh?».

«Mh».

«Che poi, carnevale, cosa mi significa? Gente che va in giro mascherata da pigreco? Che lancia stelle filanti solo dopo aver calcolato l'equazione della traiettoria?».

«Mascherata da pigreco? Sai che mi hai dato un'idea niente male?».

«Per l'amor del cielo!».

«O anche da parabola, perché no?».

«Non c'è limite alla…».

«Fantastico! Una maschera da limite!».

«No, ma dai… E poi, mi pare di capire che questo cosiddetto carnevale sia un'idea degli americani, vero?».

«Credo di sì, sì, se non sono americani sono comunque di lingua inglese».

«In inglese carnival vuole anche dire fiera, luna park, roba del genere, no?».

«Sì».

«Quindi, se non si parla di improponibili maschere di carnevale, forse si parla di giostre matematiche? La ruota panoramica e il moto circolare uniforme?».

«Direi di no».

«La relatività nelle montagne russe? Specchi deformanti e loro equazioni? Labirinti e sistemi esperti? La forza di Coriolis nel calcinculo? Zucchero filato e teoria del caos? Coni gelato e coni matematici, analogie e differenze?».

«No, no».

«Seni e tangenti nel tunnel dell'amore? No, questa è un po' scabrosetta, un Vero Matematico non la capirebbe».

«…».

«Ecco, appunto».

«Non mi sei mica tanto d'aiuto, però».

«Ma come, ti ho suggerito un sacco di meravigliosi temi».

«Vabbè, ho capito che devo arrangiarmi. Fra l'altro, il clima del carnevale non mi piace nemmeno tanto, tutte queste feste, queste maschere, mah».

«Ossignore, un nerd triste. Ma quando eri giovane, non festeggiavi il carnevale?».

«Poco, se strettamente necessario per mantenere relazioni sociali a un livello accettabile».

«Bah. Insomma, il carnevale è poi un festeggiamento prima del triste periodo della quaresima».

«Ah!».

«Cosa?».

«Forse ho avuto un'idea».

1 commento:

Piotr Rezierovic Silverbrahms ha detto...

Queste son soddisfazioni.
Grazie, Zar.