giovedì 28 ottobre 2010

Sogni

C'è una frase alla quale ogni tanto penso quando ho bisogno di camminare con piede più leggero in questa valle di lacrime (ehm), una frase pronunciata da uno dei miei figli quando aveva quattro anni, che mi dà una sensazione di pace e di serenità di cui, a volte, ho bisogno, come ad esempio quando la cifra delle unità dei miei anni fa uno scatto in avanti e diventa uguale a quella delle decine. Bè, per non farla troppo lunga, la frase è questa:

Babbo, ma quando noi facciamo i sogni rimaniamo a casa?

8 commenti:

Juhan ha detto...

Se ho capito bene: Auguri!

Anonimo ha detto...

La creatività e la bellezza dei nostri figli, soprattutto quando sono piccoli, è una delle regioni per cui vale la pena di compiere gli anni.

Maurizio ha detto...

Eia ergo, zar, buon compleanno!

zar ha detto...

Grazie a tutti!

Martina ha detto...

glieli faccio anche qui...tanti auguri prof (ehm...non avrei mai pensato di dirlo ma le sue lezioni mi mancano!)

topor ha detto...

Auguri... col resto di due (eh,eh)

zar ha detto...

Grazie, grazie.

(E' tutt'oggi che canticchio 44 gatti...)

Ronkas ha detto...

Un po' in ritardo, ma sono tornato a casa da 3h: tanti auguri!!!